Piccoli luoghi di culto, costruiti con diverse finalità e caratteristiche sono disseminate sugli antichi sentieri dell’alta Valle Imagna. Rappresentano ancora oggi un elemento molto importante di culto e immagine popolare per la Valle.
Santelle, Tribuline e Cappellette. Testimonianza di arte popolare
Disseminate un pò ovunque sugli antichi sentieri dell’alta Valle Imagna, le caratteristiche Santelle (piccole cappelle) erano luoghi di sosta per contadini e viandanti, spesso luoghi di raccoglimento in preghiera. Ancor oggi elemento molto importante di culto e immagine popolare per la valle.
Piccoli luoghi di culto, costruiti con diverse finalità e caratteristiche
Cappellette dedicate alla salute, in particolare a S. Rocco, S. Sebastiano, S. Michele Arcangelo; a protezione di zone a rischio di catastrofi, raffiguranti S. Giorgio con il Drago, come luoghi di ristoro con funzione educativa per la popolazione, costruite su piazzole, dedicate a S. Giuseppe, S. Anna, S. Antonio da Padova, S. Carlo Borromeo. Un tempo erano l’unico modo per illuminare le strade nella notte e orientarsi.
Solo a Corna Imagna ne sono state censite ben 40. In particolare segnaliamo il sentiero che collega Locatello a Selino Alto passante per Cilipiano, dove è possibile ammirare ben 8 santelle di cui alcune restaurate.
Da Cepino parte un’antica mulattiera che veniva percorsa dai pellegrini che salivano in preghiera al Santuario della Cornabusa. Lungo il sentiero si possono ammirare sette Cappelle dedicate ai Dolori di Maria. Il Percorso inizia a Sant’Omobono Terme, dalla frazione Mazzoleni si passa per Cà Berghè, Piazzo e Cà Contaglio, fino al Santuario della Cornabusa. Per il ritorno si prende il sentiero per Grumello, Cà Mazzoleni, Rizzolo, Cà Quadre fino alla Piazza Mazzoleni. Lungo questo itinerario interessanti da vedere il Ponte preistorico della Poltrasca, le tante cappelle e chiesette e la Chiesa Parrocchiale di Mazzoleni. La durata dell’itinerario è di circa 3 ore, di facile realizzazione con un dislivello di 200 mt.