Nella cultura artigiana della Valle Imagna ebbe un posto importante la fabbricazione di strumenti musicali soprattutto raganelle, piccole trombette e flauti.
La Valle Imagna è da secoli un territorio di abili artigiani dediti alla lavorazione del legno. Un tempo dalle loro abili mani nascevano tantissimi oggetti torniti di utilizzo quotidiano come scodelle, taglieri, manici d’utensili, rubinetti per le botti e piccoli oggetti di uso domestico.
Nella cultura artigiana ebbe un posto importante la fabbricazione di strumenti musicali soprattutto raganelle, piccole trombette e sìfoi (flauti) grandi e piccoli a soli tre fori. Si chiamano sivlì, sìfoi, sivlòcc, venivano realizzati in centinaia di pezzi ed erano distribuiti in tutta la provincia ed anche fuori dagli ambulanti.
La scoperta dei flauti della Valle Imagna nasce grazie a studi e ricerche attraverso cui sono stati individuati sei costruttori di flauti di cui solo due ancora viventi. Antonio Quarenghi di Rota Dentro, ancora oggi attivo con la sua produzione sui mercati locali, Fortunato Angiolini di Brumano che ha cessato la sua attività, erede di una famiglia di artigiani noti in tutta la valle per l’alta specializzazione nel costruire strumenti musicali. Negli ultimi anni il Centro Studi Valle Imagna ha fatto realizzare, rifacendosi allo strumento originale valdimagnino alcuni flauti in legno e in plastica.