Palazzago | località Beita
Itinerario turistico che si snoda tra il centro di Palazzago e le frazioni di Beita e Secchia, tra borghi e antichi cascinali che caratterizzano il territorio, adagiato su dolci colline e attorniato dalle Prealpi Orobie.
Lo Sapevi che…
Grazie agli interventi di ripristino degli antichi sentieri e delle vie storiche svolto dal Gruppo Sentieri Palazzago, è stato possibile rendere percorribili più di 40 km di percorsi.
Da Visitare…
La chiesetta della Beata Vergine Maria della Salette in località Beita, fu costruita insieme all’oratorio, nei primi anni del 1700.
Il nome deriva dalla località delle Alpi francesi nella diocesi di Grenoble dove il 19 settembre 1846 la Madonna apparve piangente a due pastorelli; in quel luogo fu costruito un santuario e la devozione si diffuse fino in Italia portata dagli emigranti italiani in Francia per lavoro e nella zona de La Salette.
Itinerario turistico da percorrere a piedi in circa 1 ora e 20 minuti, consente di ammirare antichi borghi e cascinali che costellano il territorio di Palazzago.
Itinerario Palazzago – Beita
Percorso ad anello percorribile in circa h 1,20
Dislivello minimo
Escursione facile adatta a tutti
Partenza Area Feste nel comune di Palazzago.
L’itinerario qui proposto, attraversa un territorio molto variegato, dove le aree antropizzate sono circondate da dolci colline e dal primo vero promontorio delle Prealpi Orobie, il Colle Albenza. Il percorso fa da spartiacque tra il centro del paese e le frazioni di Beita e Secchia e, seppur di breve durata, raccoglie molteplici peculiarità e caratteristiche di questo territorio.
Partenza dall’area feste di Palazzago
L’itinerario parte dall’area attrezzata di via Annunciata di Palazzago, detta anche “Area Feste”, seguite le frecce direzionali nazionali che indicano l’itinerario 862 e su asfalto, sorpassato il ponte sul torrente “Bregogna” in località Brocchione, mantenete la sinistra. Dopo qualche passo sempre su asfalto, in direzione del bosco si incontra una scalinata selciata non in ottime condizioni ma comunque percorribile.
La scalinata si addentra in salita nel bosco di querce, castagni e robinie, fino a giungere alle ultime case in località Grumello e continuando, sempre in salita, la scalinata si trasforma prima in un largo tratturo sterrato poi in un’ampia mulattiera selciata. In questo tratto potrete godere di un piacevole panorama sulla vallata sottostante, fino al più lontano colle della Città Alta di Bergamo che già da qui si scorge.
Il dislivello da vincere è poco, ed in breve si raggiunge il punto più alto di questo itinerario in località La Vena (o “Crùs del Martor”) posta a 411 m slm. Questo è un punto nevralgico della rete sentieristica di questa porzione di territorio, in quanto è un quadrivio di strade che portano ad altrettante località ed a cui torneremo verso la fine dell’itinerario.
Verso la Chiesetta della Beata Vergine Maria della Salette
Puntando in direzione Beita percorrete, prima in piano e poi in discesa, un sentiero ben battuto che vi porterà verso la graziosa chiesetta della Beata Vergine Maria della Salette.
Da qui il panorama si apre sul versante della valle a sud e, grazie all’assenza di ostacoli visivi e in giornate di cielo terso, si possono scorgere gli Appennini Piacentini. L’arrivo nella piazza della chiesetta della B.V. Maria della Salette, tramite una scalinata selciata, coincide con l’arrivo alla frazione della Beita e continuando in discesa su asfalto si raggiunge il punto più estremo del percorso, il parco degli alpini, dove sarà possibile rinfrescarsi e rifocillarsi con un tranquillo pic-nic. L’area infatti è composta da un campo da calcio, un’area attrezzata con giochi e panchine, tavoli da pic-nic e servizi igienici.
Ripartendo dal parco degli alpini, proseguite sul sentiero selciato all’interno del bosco e sorpassato un piccolo torrente, giungete in località Secchia dove incrocerete il percorso di ritorno. Infatti, in questa località, si conclude l’itinerario N°2 (862) e inizia l’itinerario segnalato con apposite tabelle che seguiremo in direzione La Vena.
Percorrendo in salita la via asfaltata si potrà passeggiare tranquillamente a testa alta per godersi il paesaggio rurale che ci circonda e scoprire la cura e l’amore che alcuni proprietari hanno usato per recuperare e ristrutturare cascine e stalle trasformandole in abitazioni o in graziosi B&B e agriturismi. Le indicazioni non servono, bisogna sempre salire e al termine della strada asfaltata in direzione dell’agriturismo Cascina Ronchi, sarete attratti da una bizzarra esposizione di statue di pietra sparse qua e là in un incolto prato.
Proseguite ancora per poco in salita, fino a costeggiare dei curatissimi vigneti di Valcalepio e Merlot ed un casello con la terrazza sempre in fiore. Qui finalmente si spiana e il percorso, sempre molto ampio e agevole, si addentra nel fitto bosco fino a ricongiungersi alla già nota località La Vena.
Qui si conclude la parte ad anello del nostro itinerario e quindi non ci resterà che riprendere la mulattiera in direzione Brocchione/Palazzago 862 per tornare alla base.
L’itinerario è percorribile in qualsiasi periodo dell’anno, grazie all’ampiezza del percorso e all’esposizione favorevole.
Il basso dislivello e i graziosi punti di attrazione lo rendono perfetto per le famiglie e per chi, con poco tempo a disposizione, vuole immergersi nella natura e beneficiare del suo contatto.
Itinerario a cura di : Gruppo Sentieri Palazzago
6 Aprile 2020