Nel cuore del Borgo di Amagno a Strozza, nella secentesca Cà del Maestro, c’è la botola di un’antica ghiacciaia… Una splendida struttura di due secoli o più, rimasta intatta, annesso il Museo Etnografico Valdimagnino.
La Ghiacciaia di Amagno
Situata a Strozza nel Borgo di Amagno all’interno di una piazzetta lastricata in pietra, sulla quale si affacciano storici edifici e la secentesca Cà del Maestro, protetta da una ringhiera, c’è la botola della ghiacciaia. Prima che “La Ghiacciaia” venisse aperta al pubblico, pochi conoscevano il segreto, che celava la Cà del Maestro: un condotto sotterraneo dipartiva da uno dei locali, posti sul lato strada, portava ad un vano di forma cilindrica con copertura a volta, adibito a ghiacciaia. E’ una splendida struttura rimasta intatta, nonostante abbia un paio di secoli o forse più. L’uso delle ghiacciaie risale a non più di cinquant’anni fa, ma oggi l’avanzare della tecnologia le fa sembrare lontanissime secoli dal nostro mondo attuale.
La ghiacciaia, serviva per conservare il freddo, elemento essenziale per la conservazione degli alimenti deperibili durante la stagione estiva, quando non esistevano i frigoriferi.
Questo avveniva grazie alla neve ed al ghiaccio accumulati al suo interno durante il periodo invernale che protetti dalla cupola interrata o ricoperta in terreno, mantenevano fresca la temperatura fino all’inverno successivo. Con l’avvento del ghiaccio artificiale, le ghiacciaie furono gradualmente accantonate, demolite o abbandonate.
Nei locali antistanti il cunicolo che porta alla ghiacciaia, si trova il Museo Etnografico Valdimagnino, che oggi, ospita tanti oggetti del passato. Nel Museo è possibile ripercorrere la storia degli antichi mestieri valdimagnini legati al mondo agricolo: attraverso gli strumenti di lavoro e gli oggetti della vita quotidiana si scopre un importante patrimonio storico-culturale e attività come l’allevamento, la lavorazione del baco da seta, la fienagione, il taglio del bosco. Ancorata a solide e antiche tradizioni è la lavorazione del legno che, inizialmente legata alla fabbricazione di oggetti di uso quotidiano, ha assunto con il tempo il carattere di una produzione di alto livello artistico, riscontrabile ancora oggi nei diversi laboratori valdimagnini. Molto suggestivo il camino con “nicchia”, scoperto dopo la demolizione di una parete, che lo nascondeva. Seduto nella nicchia sta Pierino, il fantasma della ghiacciaia!
Per visite al Museo: Giuseppe Ghidorzi 339.77.04.558 – www.museovaldimagnino.it